Home » News » Valentina Corrado prossima candidata a Sindaco per il M5S a Pomezia? Ecco la clamorosa indiscrezione (ma non l’unica)

Valentina Corrado prossima candidata a Sindaco per il M5S a Pomezia? Ecco la clamorosa indiscrezione (ma non l’unica)

Pubblicato il

Una voce, che se venisse confermata avrebbe davvero del clamoroso, vedrebbe Valentina Corrado, attualmente Consigliera alla Regione Lazio per il Movimento 5 Stelle, prossima candidata a Pomezia per il Movimento 5 Stelle. E’ questo infatti l’ultimissimo rumors che starebbe circolando tra gli addetti ai lavori in Regione a seguito dei recenti accadimenti di questi giorni sia sul fronte regionale, sia sul fronte locale, a Pomezia. 

Ma riavvolgiamo brevemente il nastro. Poco prima delle cosiddette “regionarie” grilline, attraverso le quali si doveva scegliere il candidato alla Presidenza della Regione Lazio per il M5S, ecco spuntare l’ormai noto caso mail che rivelerebbe l’esistenza di una presunta cordata tutta pometina a sostegno di Valentina Corrado; una “cosa” da vecchia politica insomma, niente di irregolare quantunque vera, ma severamente vietata per gli iscritti al Movimento di Grillo. Fucci, che non nasconde comunque il suo appoggio alla Corrado (“Ha dimostrato il suo valore”) aveva subito rigettato la paternità di quello scritto, così come la stessa Corrado, sul quale è ancora in corso un’istruttoria dei probiviri del Movimento: “Chi ha voluto rendere pubblica quella mail? Sicuramente una persona che non vuole bene a Pomezia, a me e nemmeno al Movimento. Io sono tranquillo perché sugli endorsement il regolamento è chiaro e afferma che i candidati non possono fare cordate ma vale, appunto, solo per i candidati…Né io, né Valentina Corrado abbiamo inviato quella mail”, dichiarava appena ieri il primo cittadino di Pomezia a Il Messaggero. 

Mail o non mail però, alla fine, la Corrado perde in maniera clamorosa, cedendo il passo ai competitors Barillari e Lombardi, con quest’ultima che si è aggiudicata la partita con quasi 3.000 voti, tre volte in più di quelli ottenuti dalla Corrado. Tale risultato, se il proposito del Sindaco di Pomezia era quello di creare un’importante linea di continuità per il “modello Pomezia” fino a Roma (passando per l’appunto dalla Regione Lazio), beh ha sicuramente scompaginato tutte le carte in tavola. Ora quindi, che succederà?

VERSO LE ELEZIONI DI POMEZIA 2018: GLI SCENARI PER IL M5S

Con Fucci momentaneamente fuori dai giochi a causa del limite dei due mandati – lo stesso primo cittadino, lo ricordiamo, è schierato apertamente contro tale norma interna (“Non è un dogma”) e si è detto per questo pronto a ricoprire eventuali incarichi di nomina – è interessante provare a capire le prossime mosse del Movimento 5 Stelle su questo fronte. Come sottolineato in apertura uno degli scenari più clamorosi vedrebbe una candidatura a Sindaco di Valentina Corrado, ormai tagliata fuori in Regione. Ma ancor più clamorosa sarebbe, qualora ovviamente venisse confermata, la successiva mossa. Al posto della Corrado tra gli scranni oggi presieduti da Zingaretti potrebbe essere ‘dirottato’ infatti un vero e proprio “jolly”, elezioni e “elettori” pentastellati permettendo: nientemeno che Veronica Filippone, già assessore della giunta Fucci, nonché moglie del Sindaco di Pomezia.

Un modo come un altro insomma per il primo cittadino pometino per rimanere “in corsa” nel mondo della politica (l’altro sarebbe invece ancora più “incisivo”: essendo Fucci, come dichiarato, “pronto ad accettare incarichi di nomina”, la Corrado – qualora riuscisse a diventare sindaco, potrebbe nominarlo Assessore) e di lasciare Pomezia ancora più vicina alla Regione soprattutto in caso di successo dei cinque stelle: perché se è vero che “uno vale uno”, quell’uno può benissimo ritenersi migliore dell’altro che magari non ha la sua stessa esperienza; e se tutto questo andava bene all’inizio – quando cioè anche Fabio Fucci, grazie a questo principio, poteva fare il suo ingresso da neofita nelle istituzioni partendo “da zero” – oggi è diventato uno spauracchio troppo grande che incombe e che rischia di “tarparti” le ali. E allora ci chiediamo: ma qual è dunque, la linea di demarcazione tra la vecchia e la nuova politica? 

 

 

Impostazioni privacy