“In Rosa per Maria” è il doppio appuntamento organizzato dai Liberi Cantores per domani: ore 18 presso la Chiesa San Michele Arcangelo e ore 20,30 presso il Piccolo Teatro dell’Istituto G. Pascoli.
Sotto la direzione del M° Rita Nuti con musiche eseguite dal M° Michele Garolla, lo spettacolo è dedicato a Maria una corista del gruppo polifonico, venuta a mancare dopo aver lottato contro un tumore.
Al concerto parteciperanno anche: il soprano Mariangela Cafaro, il mezzosoprano Eleonora Croce e i “ragazzi del Musical”.
Questo spiega il patrocinio anche della Susan G. Komen, una associazione di lotta contro il tumore al seno che opera a livello nazionale e cui verrà devoluto l’intero incasso degli eventi.
Ricordiamo, poi, che siamo nel mese di ottobre, quello dedicato alla prevenzione.
Abbiamo incontrato la padrona di casa dell’Istituto Pascoli, Giuseppina Izzo, per chiederle il perché di quello spettacolo nel suo istituto: “Si parla di donne e con la scuola intendo mettermi a disposizione per le donne, così riportando il progetto Do.Mu.S., varato lo scorso anno. Oltre a sentirmi vicina al tema per genere sono anche una psicologa e con la mia forma mentale percepisco che c’è da fare tanto per il genere femminile, che ancora non ha il giusto valore e peso. Nelle scuole questi argomenti vanno assolutamente portati perché i giovani conoscano e siano consapevoli”.
La preside, dall’approccio energico e determinato ha preso il testimone del precedente dirigente Giorgio Giusfredi, ma non si sente per nulla disorientata di quella realtà mastodontica quale è la scuola Pascoli: “Ho il giusto coraggio e la giusta determinazione per affrontare situazioni complesse e simili moli e poi, sento molto la vicinanza del corpo docenti: tutti di grandissimo valore. Inoltre ho trovato dal mio arrivo una grande vicinanza delle istituzioni che, ciascuna, nel suo campo, lavora per rendere più veloci e facili taluni argomenti e situazioni.”
42enne, di origine di beneventana, è alla sua prima esperienza nella dirigenza di una scuola e si è ritrovata catapultata in una realtà come quella di una delle prime di Aprilia.
Stamattina abbiamo conosciuto la dottoressa Izzo durante un incontro con i ragazzi delle terze medie, che esortava e spronava “Fate come nel film che abbiamo appena visto, pensate la vostra infanzia come un foglio bianco, ora siete adolescenti e su quel foglio dovete aver disegnato qualcosa. Abbiate sogni e desideri, fermatevi a cercare dentro di voi un talento, una attitudine. Questi li scoverete solo trascurando l’uso della tecnologia e scoprendo la natura, unico vettore di riflessione vera e profonda”.
Marina Cozzo
