Non si placano le polemiche sul filo rosso che collega Fabio Fucci, Sindaco di Pomezia, Valentina Corrado, in corsa per un posto come candidata per le elezioni in Regione per il Movimento 5 Stelle, e l’avv. Luigi Leoncilli, “punta di diamante” secondo l’amministrazione grillina dell’avvocatura (esterna) di Piazza Indipendenza, ma già assistente personale della Corrado.
Il caso, lo ricordiamo, esplose lo scorso marzo con un furibondo scambio di reciproche accuse tra il Pd, in particolare con l’on. Miccoli, e il primo cittadino di Pomezia. Il nodo del contendere nell’arena politica è sempre lo stesso: un avvocato, già assistente di una consigliera regionale, riceve in affidamento numerose pratiche da un altro ente amministrativo, in questo caso il Comune di Pomezia, e viene chiamato ad esprimersi anche in casi che vedono l’uno contro l’altro proprio Comune e Regione.
E poi i compensi, altro punto utilizzato dai detrattori per contestare entrambi gli esponenti pentastellati: 175mila euro circa arrivati da Piazza Indipendenza fino ad oggi e un assegno di circa 1600 dalla Corrado per il suo incarico di assistente, riportava ieri nell’edizione romana Repubblica, che annunciava inoltre che la vicenda starebbe per approdare all’anticorruzione. Insomma, se così fosse, per il Movimento 5 stelle – anche se come visto la vicenda non è di certo nuova – sarebbe in arrivo un’altra gatta da pelare dopo il caso delle “chat” rubate scoppiato proprio nell’ultimo weekend.
NOMINE&AVVOCATI: DUE PESI E DUE MISURE DA PARTE DEL M5S?
Ulteriore elemento di discussione è la posizione del Movimento 5 stelle sulla vicenda. Sponda Pomezia il Sindaco Fabio Fucci ha sempre ribadito l’assoluta trasparenza operata dal Comune nella questione legata all’avv. Leoncilli: “L’avvocato è regolarmente iscritto all’Albo comunale, che noi abbiamo istituito con delibera di Giunta nel dicembre 2013 come scelta di massima trasparenza dell’Ente […] “L’avv. Leoncilli – continua Fucci – è un professionista valido e affidabile, che ci ha fatto vincere numerose cause e ottenere l’indennizzo delle spese legali, a tutto vantaggio delle casse comunali”.
Eppure c’è chi sottolinea che, a parti inverse in Regione, il M5S non abbia avuto in passato il medesimo atteggiamento (tolleranza?) verso i propri avversari politici e, a tal proposito, viene citato il caso dell’avvocato Pellegrino nominato da Zingaretti – che scelse come Fucci di non passare direttamente dall’avvocatura “interna” – su cui proprio il M5S chiese spiegazioni denunciando il tutto con un’interrogazione (cui però “mancava” la firma proprio della Corrado) per un presunto conflitto d’interesse.