“L’incontro – prosegue il documento – è servito a chiarire ulteriormente le posizioni delle parti ed è emerso quanto segue: rispetto alla gestione relativa alla rotazione la DA, dopo una iniziale rigidità, ha finalmente accettato il principio della rotazione per mansioni fungibili in tutti i settori dell’azienda. Importante è anche aver avuto la certezza che a seguito della procedura di mobilità incentivata per volontari e pensionabili, sarà possibile reintegrare lavoratori dalla cassa integrazione”.
Si passa poi agli aspetti negativi. “Restano lontane le posizioni per quanto riguarda esternalizzazioni, disdetta degli accordi e integrazione del reddito. La RSU ha ribadito la necessità che le esternalizzazioni avvengano dopo la procedura di mobilità per avere un quadro più chiaro delle uscite; l’azienda ha compiuto un parziale avvicinamento prevedendo, solo per le esternalizzazioni per cessione di ramo di azienda, di iniziare a fine Marzo. Questa posizione, chiaramente non legata a problemi organizzativi, è puramente strumentale e con il buon senso deve essere rimossa. Così come è importante rimuovere l’ostacolo posto in maniera pregiudiziale dalla DA in merito alla disdetta degli accordi; non comprendiamo come mai, a fronte di una RSU disponibile a confrontarsi su modelli organizzativi e relativi accordi, la DA continui a dichiarare di voler annullare tutti gli accordi sindacali che non impattino sulla busta paga. I problemi di gestione posti sul tavolo a giustificazione di questo non si risolvono cambiando gli accordi: è la capacità di gestirli il fattore che fa la differenza. Lontane sono le posizioni sull’integrazione al reddito: 300 euro sono un passo avanti ma non bastano a dare serenità ai lavoratori in CGIS. La RSU ha più volte, in maniera decisa, rispedito al mittente le provocazioni, anche in merito alle numerose lettere di CIGS (99, ndr) che l’azienda pretende di tenere in sospeso. La DA non è stata in condizione di indicare una data per un nuovo incontro. Per questi motivi la RSU mantiene inalterato lo stato di agitazione e gli scioperi con le modalità fin qui adottate e nei prossimi giorni prenderà in considerazione inasprimenti e diversificazione delle azioni di lotta. Importante è anche aver avuto la certezza che a seguito della procedura di mobilità incentivata, per volontari e pensionabili, sarà possibile reintegrare lavoratori dalla cassa integrazione”.
Restano lontane le posizioni per quanto riguarda esternalizzazioni, disdetta degli accordi e integrazione al reddito.
“La RSU ha ribadito la necessità che le esternalizzazioni avvengano dopo la procedura di mobilità per avere un quadro più chiaro delle uscite; l’azienda ha compiuto un parziale avvicinamento prevedendo, solo per le esternalizzazioni attraverso cessione di ramo d’azienda, di iniziare a fine Marzo. Questa posizione chiaramente non legata a problemi organizzativi è puramente strumentale e col buon senso deve essere rimossa. Così come è importante rimuovere l’ostacolo posto in maniera pregiudiziale dalla DA in merito alla disdetta degli accordi; non comprendiamo come mai, a fronte di una RSU disponibile a confrontarsi su modelli organizzativi e relativi accordi, la DA continui a dichiarare la volontà di annullare tutti gli accordi sindacali che non impattino sulla busta paga. I problemi di gestione posti sul tavolo a giustificazione di questo non si risolvono cambiando gli accordi; è la capacità di gestirli il fattore che fa la differenza. Lontane sono le posizioni sull’integrazione al reddito; 300 euro sono un passo avanti ma non bastano a dare serenità ai lavoratori in cassa. La RSU ha più volte, in maniera decisa, rispedito al mittente le provocazioni, anche in merito alle numerose lettere di CIGS che l’azienda pretende di tenere in sospeso. La DA non è stata in condizione di indicare una data per un nuovo incontro. Per questi motivi la RSU mantiene inalterato lo stato di agitazione e gli scioperi con le modalità fin qui adottate e nei prossimi giorni prenderà in considerazione inasprimenti e diversificazioni delle iniziative di lotta”.