GAS RADON, AD ARDEA PARTE IL MONITORAGGIO
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Ardea comincia a distinguersi anche per i record positivi, oltre che per quelli negativi. E’ infatti stato presentato oggi il progetto di monitoraggio dei valori di gas Radon, che vede Ardea essere il primo, e finora unico, Comune del Lazio che ha siglato una convenzione con l’Arpa Lazio per il controllo delle percentuali di concentrazione di Radon – gas radioattivo naturale che si sprigiona soprattutto dai terreni di origine vulcanica – in tutto il territorio. Ad Ardea è partito questa mattina il controllo dell’aria attraverso il posizionamento di 100 rilevatori di Radon in 16 scuole e 8 uffici pubblici. “Si tratta di un monitoraggio completo, dalla durata di un anno – ha spiegato il Sindaco Carlo Eufemi – Dopo essere stati sensibilizzati su questo tema, abbiamo deciso di capire se e quanto di questo gas ristagna nel nostro territorio, che – essendo prevalentemente di natura tufacea e vulcanica – è soggetto a questo fenomeno naturale. Senza voler creare inutili allarmismi, vogliamo fare una mappatura che ci consenta di definire eventuali provvedimenti”. Il progetto prevede il ricambio dei rilevatori ogni 4 mesi. “Abbiamo scelto di affidare il controllo all’Arpa Lazio per due motivi: il primo è la serietà e professionalità dell’azienda pubblica, il secondo, ma certo non meno importante, quello economico. Con 15 mila euro riusciamo infatti a monitorare ben 24 edifici sparsi in tutto il Comune. Se ci fossimo rivolti a privati avremmo rischiato che lo studio non seguisse il protocollo completo e, soprattutto, avremmo speso molto di più. La convenzione fatta permette ai cittadini che lo ritengano necessario di richiedere il monitoraggio nelle loro abitazioni o aziende a costi contenuti”, ha concluso Eufemi. A presentare il progetto il Commissario straordinario di Arpa Lazio, Giovanni Arena. “Sono voluto intervenire in qualità di vertice dell’azienda per sottolineare l’importanza di quanto sta facendo l’amministrazione rutula, che merita una particolare attenzione perché volta alla tutela della salute pubblica, in particolar modo dei bambini, visto che tutte le scuole del territorio saranno monitorate”. Al termine della campagna i dati emersi verranno analizzati dai tecnici dell’Arpa e poi riconsegnati all’Amministrazione comunale. In Italia i valori di Radon sono regolamentati solo per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, dove devono essere inferiori ai 500 Bq/m3. Non ci sono invece leggi, ma solo delle indicazioni, per le aree pubbliche o relative ad abitazioni private. Per abbassare i valori negli edifici basta arieggiare le stanze aprendo le finestre.