Il campo nomadi di Castel Romano è in una situazione sempre più insostenibile. L’Associazione Nazione Rom ha deciso di denunciare con forza quella che definisce un’emergenza igienico-sanitaria. La tensione è alta, soprattutto dopo la clamorosa protesta contro la Protezione Civile di martedì scorso.
Malattie, animali, inquinamento: impossibile vivere così
Negli ultimi giorni l’associazione, che si occupa di dare voce alla minoranza etnica rom e sinti presente in Italia, ha avviato una campagna per fare luce su Castel Romano. Il campo nomadi, che ospita 1076 persone, presenta infatti problemi che rendono impossibile una vita dignitosa. Anche La7, nella trasmissione “L’aria che tira”, si è occupata del campo: scabbia, rogna e malattie infettive sono all’ordine del giorno. A essere maggiormente colpiti sono i bambini, sporchi e coperti di piaghe. Un’emergenza sanitaria legata a stretto filo a quella igienica: assenza di acqua, proliferare di blatte e ratti, aree contaminate. Ad aggravare il tutto, arriva anche una preoccupante denuncia sull’aumento esponenziale dei morti per tumore nel campo. La protesta contro la Protezione Civile e la Polizia Locale serviva a puntare i riflettori su tutto questo: non a caso, l’autore della nota del sindacato è stato denunciato dall’associazione. I rom chiedono ora l’intervento dello Stato, con l’evacuazione del campo e il salvataggio delle famiglie ospitate. Dietro l’angolo una prospettiva inquietante: il rientro a scuola dei bambini infetti e la diffusione delle malattie.