Il provvedimento restrittivo è stato emesso sulla base dei gravi indizi di colpevolezza raccolti dai militari dell’Arma durante circa due mesi di attività investigative svolte nei confronti del cittadino di nazionalità bosniacà. Durante le indagini, gli inquirenti hanno accertato che lo straniero aveva dapprima adescato su una linea chat di internet la ragazzina, appena 13 enne. Con motivazioni ancora in fase di accertamento, l’uomo avrebbe costretto la minorenne a subire numerosi rapporti sessuali.
Ma durante uno di questi incontri qualcuno ha notato i due a bordo di un’autovettura ed insospettitosi ha informato i Carabinieri. Sono pertanto scattate immediatamente le attività investigative ed i militari dell’Arma, in abiti civili, hanno monitorato attentamente il cittadino bosniaco e le sue abitudini e, nel corso di una perquisizione domiciliare, hanno rinvenuto materiali compromettenti ed utili al proseguimento delle indagini.
La vittima, assistita dai propri genitori e da una psicologa, ascoltata dai Carabinieri, ha raccontato la triste vicenda, confermando le violenze subite e fornendo così ulteriori importanti elementi di prova. Gli investigatori stanno ora analizzando attentamente tutti i contatti che il bosniaco aveva su internet, al fine di verificare se ci possano essere stati altri minori, vittime di analoghi abusi.
M. O., si trova ora in carcere, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, con l’accusa infamante di “Violenza sessuale su minore infra-quattordicenne”.
VIOLENTA 13ENNE: ARRESTATO PEDOFILO 50ENNE BOSNIACO
Pubblicato il
di