MINACCIA E AGGREDISCE ALCUNE PROSTITUTE E IL LORO PROTETTORE: ARRESTATO PLURIPREGIUDICATO ALBANESE
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Pomezia come terra di grossi affari, ma solo per i cosiddetti “protettori”. Affari talmente buoni da spingere un albanese ad aggredire un “rivale” per costringerlo a cambiare zona. Sono infatti motivi di “attribuzione territoriale” per lo sfruttamento della prostituzione quelli all’origine di una furiosa lite, poi sfociata in una vera e propria aggressione, tra due cittadini stranieri. K.I., cittadino albanese di 31 anni, da qualche tempo accompagnava le sue protette nella periferia di Pomezia. Ma la presenza di altre giovani ragazze che stavano esercitando il meretricio su quella che lui considerava come sua zona “esclusiva” lo aveva innervosito. Le ha dapprima avvicinate per rapinarle, poi le ha minacciate e aggredite per costringerle ad abbandonare quel “territorio”. Non soddisfatto, ha individuato il loro protettore, un cittadino bulgaro, e dopo averlo minacciato lo ha picchiato intimandogli di cambiare zona. Ma l’uomo non si è fatto spaventare: dopo l’aggressione si è recato al Pronto Soccorso della Clinica S. Anna per farsi medicare, raccontando quanto accaduto. Racconto poi riportato attraverso una regolare denuncia presentata al Commissariato di Marino, dove gli uomini diretti dal dr. Valter di Forti ha iniziato ad indagare sulla vicenda. Attraverso le descrizioni fornite dalle varie vittime, i poliziotti sono riusciti a individuare il responsabile, che, senza alcun timore, nei giorni scorsi continuava ad accompagnare la sue “ragazze” a Pomezia, cercando nel contempo di cacciare la concorrenza. Sono state necessarie alcune ore agli agenti del Commissariato per ultimare le indagini e risalire all’identità del responsabile. Dopo aver effettuato alcuni appostamenti sotto la sua abitazione, i poliziotti sono riusciti a bloccarlo. All’interno dell’abitazione hanno sequestrato 2000 euro in contanti e circa 150 confezioni di profilattici che venivano destinati alle sue prostitute. L’uomo, che ha numerosi precedenti penali, dovrà ora rispondere di rapina, violenza, lesioni, porto abusivo di arma e favoreggiamento della prostituzione. I poliziotti intanto proseguono le indagini per recuperare l’arma che sarebbe stata utilizzata per commettere le rapine e minacciare il cittadino bulgaro.