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ACQUA, UN LUSSO NON ALLA PORTATA DI SANTA PALOMBA

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Senza pace, ma ancor più senza’acqua, gli abitanti del quartiere Santa Paloba-Roma2, a cui ancora una volta sono stati sigillati i rubinetti a causa dei valori minerali non conformi alle leggi. Da un campione delle acque prelevato qualche giorno fa dal Consorzio Edilizio “Santa Paloba” di via delle Arti n. 7 C e poi fatto analizzare attraverso esami microbiologichee chimiche dalla dott.ssa Pavoni dell’Azienda USL Roma H, è infatti emerso che lo stesso risulta conforme ai valori di parametro di manganese, in quanto superiore ai limiti fissati dal D. L.vo n. 31/01e s.m.i.”. In pratica, “l’Azienda USL in parola con la medesima nota citata richiede al Sindaco, ai sensi dell’art. 10 del D.L.vo 31/01, l’emanazione di apposita ordinanza volta a disporre il divieto di uso per il consumo umano dell’acqua negli appartamenti a servizio del Consorzio Edilizio “Santa Palomba” e per l’uso come ingrediente nella preparazione di alimenti e bevande (con esclusione dell’uso per lo scarico dei servizi igienici)”.
“Atteso – si legge nel documento – che l’Amministrazione Comunale ha già da tempo realizzato la costruzione di un serbatoio idrico sopraelevato in Località Santa Palomba, prospiciente peraltro proprio l’area del Consorzio Edilizio “Santa Palomba”, nonché la rete di tubazioni idonee a servire l’intera Località di Santa Palomba ricadente nel territorio comunale, presentando ad ACEA ATO 2 S.p.A. in data 08.04.2011 debita istanza prot. N. 30062 ai fini dell’allaccio del suddetto serbatoio alla rete acquodottistica pubblica gestita dalla medesima ACEA ATO 2 S.p.A., richiedendo l’erogazione di una portata idrica di almeno 5 litri/secondo; che l’Amministrazione Comunale, inoltre, a propria cura e spese, sta realizzando una condotta di collegamento del diametro di 600 mm fra il partitore ACEA di Salta Palomba e d i Pozzi della Pescarella ai fini dell’incremento della portata idrica sul territorio; che il Consorzio Edilizio “Santa Palomba” è abitato da circa 850 famiglie che non possono essere private per un tempo indeterminato di un bene primario come l’approvvigionamento idrico, il che potrebbe comportare, fra l’altro, problemi di ordine pubblico; ritenuto urgente,oltreché necessario ed opportuno provvedere in merito, alla stipula di un nuovo contratto di fornitura idrica fra Amministrazione Comunale ed A CEA ATO 2 S.p.A.;
ORDINA
al Consorzio Edilizio “Santa Palomba” di non utilizzare acqua di pozzo per il consumo umano,
appartamenti a servizio del Consorzio Edilizio “Santa Palomba” e per l’uso corrente, come ingrediente di
preparazione di alimenti e bevande (con esclusione dell’uso per lo scarico dei servizi igienici).
ORDINA ALTRESI’
All’ACEA ATO 2 S.p.A. di allacciare, entro e non oltre trenta giorni dalla data di notifica della
presente Ordinanza anche a mezzo fax, alla rete acquedottistica da essa gestita il serbatoio idrico
sopraelevato esistente in Località Santa Palomba, fornendo una portata idrica di almeno 5 litri/secondo.
DEMANDA
Al Settore Lavori Pubblici del Comune di Pomezia l’espletamento dei consequenziali adempi adempimenti tecnico-amminishativi. Il Comando di Polizia Locale è incaricato di vigilare sull’osservanza della presente odinanza.
A norma dell’articolo 3, comma 4 della Legge 7 Agosto 1990, n 241 si avverte che, avverso la presente
ordinanza è consentito il ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio.
A norma dell’ar1. 8 della stessa Legge n 24111990, si rende noto che il responsabile del procedimento è il
Geom. Daniele Gallerani, Funzionario Comunale c/o il Settore Lavori Pubblici”.

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