L’anno nuovo è iniziato, per la politica pometina, così come era finito, ovvero con le contestazioni sul bilancio relativo all’anno 2010. Ieri mattina il Tesoriere del Comune di Pomezia ha infatti ricevuto una diffida da parte dell’ex sindaco Pietro Angellotto, il quale, rivolgendosi alla Banca che gestisce i conti del Comune, “ai sensi dell’articolo 9 comma 1 del decreto legislativo 18/8/2000267 (Tuel), diffida formalmente il tesoriere a concedere ulteriori anticipazioni oltre il limite massimo previsto dalla legge come previsto nella delibera di G.M. n.229/20011 del Comune di Pomezia, che “da proprio i numeri”, visto che sommando le Entrate tributarie, le Entrate derivanti da contributi e trasferimenti correnti dello Stato, delle regioni e di altri enti del settore pubblico, anche in rapporto all’esercizio di funzioni delegate dalla Regione, e le Entrate extratributarie, ritiene che la cifra data sia di € 67.302.599,36. Peccato che il dato non sia coerente e veritiero con quanto comunicato ufficialmente dal Comune al ministero dell’economia in data 31/3/2011 per il rispetto del patto di stabilità 2010, che di seguito allego, e che riporta la somma corretta di € 55.354.582,38”. “Nel ricordarle ancora quali sono le Sue responsabilità – prosegue Angellotto nella sua diffida – “Articolo 211 Tuel-Responsabilita’ del tesoriere: 1. Per eventuali danni causati all’ente affidante o a terzi il tesoriere risponde con tutte le proprie attivita’ e con il proprio patrimonio. 2. Il tesoriere e’ responsabile di tutti i depositi, comunque costituiti, intestati all’ente” – la invito ad operare con estrema cautela a verificare quanto da me esposto ed ad assumere tutti i documenti di bilancio preventivo e conto consuntivo 2010, comprese le stenotipie e la relazione dei revisori dei conti, che muovono appunti al Suo operato”. Angellotto allega alla diffida copia del Prospetto per la Certificazione inviato dal Comune di Pomezia al Ministero dell’Economia e copia della delibera attraverso cui si chiedono le “anticipazioni di cassa”, ovvero i 3/12 delle entrate effettive relative al primo trimestre del 2010.
“Le ricordo inoltre – conclude Angellotto – che lei ha ricevuto disposizioni per l’ impignorabilità di oltre 20 milioni di € e che anche su quella partita ci sarà una denuncia articolata in quanto non è stato seguito l’ordine cronologico dei pagamenti come a Lei comunicato nella delibera stessa”.
Insomma, se l’anno è appena iniziato, la battaglia delle cifre è invece nel pieno del suo combattimento.