“Spostare l’attività del laboratorio d’esame del Grassi al Sant’Eugenio è impensabile. In origine le provette avevano come destinazione il San Camillo, adesso un cambio di destinazione, nonostante la Regione avesse assicurato tutt’altro. C’è da aggiungere che questa decisione comporterebbe un aumento del tempo, rischi per i campioni durante il trasporto e maggiori costi. Ancora una volta si attua una politica ‘al ribasso’ per il Litorale di Roma. Nella logica bidirezionale Hub/Spoke, il laboratorio del Grassi dovrebbe essere riconosciuto come il punto di riferimento d’eccellenza, non subire un declassamento. Un ulteriore problema per i cittadini del X Municipio. Non riusciamo proprio a capire perché nella riorganizzazione dei laboratori, sia stata presa questa scelta penalizzante per circa 300000 cittadini. Zingaretti ha iniziato la sua esperienza in Regione abbracciando le persone anziane sui manifesti e in questi anni non ha fatto altro che colpire al cuore la sanità pubblica, aumentando i costi e peggiorando i servizi”. Lo ha dichiarato, in una nota, Mariacristina Masi, Coordinatore del X Municipio ed ex Consigliere di Forza Italia.