Luigi Centore
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ARDEA, SCACCO MATTO AI RIVOLTOSI
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Si è riunita ieri la Giunta – anche se ancora “mozza”, in quanto composta soltanto da tre assessori – nominata dal sindaco Carlo Eufemi. Una Giunta che, nonostante sia “a metà”, procede spedita verso l’approvazione di molteplici atti, seppur discutibili, come la delibera finalizzata all’acquisizione al patrimonio comunale delle vasche private di Montagnano, eufemisticamente definite “depuratore”. Tale acquisizione potrà avvenire, come ha spiegato il consigliere Danilo Petrella, soltanto dopo che gli attuali proprietari lo avranno rimesso in funzione ed avranno ottenuto tutte le autorizzazioni. Nessuna notizia, invece, dei “dissidenti” che non si erano presentati alla scorsa seduta di consiglio, convocata per approvare il riassetto di bilancio. Dopo la lezione impartita dal sindaco Eufemi e dai suoi fedelissimi, sembrano essersi dissolti nel nulla, forse a causa di una incapacità di base ad opporsi a quello che loro stessi hanno chiamato ribaltone. La nuova maggioranza, infatti, li ha ormai travolti come un mare tempestoso ed impietoso, disperdendoli e mettendoli l’uno contro l’altro. A partire da Francesco Paolo Corso, consigliere comunale, di professione geometra, al quale è bastato che il sindaco rinominasse come assessore all’urbanistica il “suo” Carlo Giorgio Bille per prednere le distanze dal resto del gruppo dei dissidenti. E che dire del silenzio di Alberto Montesi, che, non avendo votato il bilancio, non solo non è più il delegato per Tor San Lorenzo, ma non ha neanche potuto proporre al sindaco un assessore di suo riferimento, malgrado abbia per lui intercesso addirittura il vicepresidente della Regione Lazio Luciano Ciocchetti? Ancora una volta il sindaco ha dato scacco matto ai rivoltosi: certo per un “Rommel” non è difficile, visti gli avversari incapaci di reagire ed abbandonati anche da Sperandio, che con il suo voto ha fatto pendere verso Bruno Cimadon la nomina a capogruppo del PDL, in danno a Massimiliano Giordani. Ma il sindaco, per “premiarlo” non ha neppure riconfermato l’assessore Roberto Catozzi, precedentemente proposto proprio da Sperandio. Ormai i rivoltosi non sono più indispensabili: la coalizione di maggioranza è abbastanza numerosa da poter fare a meno di loro. Eufemi, Cimadon, Di Fiori, Bardi, Petrella e Magliacca, con la collaborazione di Marcoccia e Fanco, stavolta li hanno davvero messi nel sacco.
Luigi Centore