Chiesta la prima convocazione della seduta della consulta per il superamento dell’handicap ad Ardea. A farlo è oggi il “Comitato Riprendiamoci i nostri diritti“: proprio il comitato, a seguito di una battaglia durata quasi due anni, riuscì, durante la scorsa amministrazione, a ottenere una delibera di consiglio per il riconoscimento di una consulta cittadina sul tema della disabiltà. Organi di questa natura sono attivi in molti comuni e rappresentano un fiore all’occhiello per la collaborazione tra cittadini e ente. “Le politiche sociali sono il nostro settore di impegno – ha dichiarato su questo tema il portavoce del comitato “Riprendiamoci i nostri diritti” – e crediamo che l’esistenza di una consulta tematica possa essere un grande valore per i cittadini disabili e loro famiglie, troppo spesso sole, e che in fondo possa solo fare bene alla comunità intera. E’ doveroso sottolineare pero’ il difficile iter attraversato è dovuto. Dopo mesi di attesa ci siamo convinti a scrivere al nuovo sindaco per sollecitare la conclusione dei passaggi burocratici, pur consapevoli che la macchina amministrativa dell’ente non è ancora pienamente in funzione, dato che basterebbero davvero cinque minuti per far partire finalmente la consulta”.
La consulta: la nota del comitato “Riprendiamoci i nostri diritti”
“Il consiglio comunale di Ardea ha deliberato l’autorizzazione di una consulta cittadina per il superamento dell’handicap, su richiesta del comitato “riprendiamoci i nostri diritti” e presentata dal consigliere Luca Fanco, votata allora all’unanimità. Con delibera, secondo il regolamento condiviso con l’allora commissione competente, il Comune ha effettuato un avviso pubblico per raccogliere le richieste di partecipazione dei cittadini interessati attraverso busta chiusa. Sempre secondo tale regolamento la consulta, per essere avviata, ha bisogno tuttavia di una prima convocazione da parte del sindaco o suo delegato, e in quella stessa sede eleggere i suoi organismi interni, e divenire autonoma e autosufficiente. La consulta è un organo composto da cittadini e associazioni volontari che ha lo scopo di collaborare, suggerire e monitorare le politiche sociali, atta a favorire la conoscenza del mondo della disabilità, anche attraverso iniziative di sensibilizzazione, e a incoraggiare l’inclusione sociale dei soggetti con disabilità, in linea con la convenzione ONU che lo stesso comune ha ratificato anni or sono. Essa è pertanto una realtà di sostegno e partecipazione alla amministrazione stessa.
Le buste coi nomi dei richiedenti dovrebbero essere già in possesso dell ‘ente, cosi’ come è a disposizione il regolamento votato. Chiediamo che sia concluso con urgenza l iter stabilito, attraverso convocazione da parte del sindaco o suo incaricato e dare cosi’ il via alla consulta cittadina”. Così il resto della nota a firma del Comitato di Ardea “riprendiamoci i nostri diritti”