La lotta contro il bullismo è prima una presa di coscienza degli aspetti di tale fenomeno, grazie alla quale può essere sconfitto riconoscendo in tempo i sintomi o gli atteggiamenti. L’8 Luglio si è svolta una serata di raccolta fondi per l’associazione “I Ragazzi di Ferro aps”, che si occupa di allestire progetti in difesa proprio dei ragazzi/e vittime di bullismo e/o cyberbullismo. L’associazione nata a Marsciano (PG) e diretta da perugini, ha avuto il suo battesimo di fuoco poco tempo fa ad Aprilia (città natale del Presidente): l’impegno che mette in questo settore è stato riconosciuto in vari contesti, sia televisivi che popolari attraverso convegni in cui la fondatrice Giancarla Maio, ha dato testimonianza della distruzione che provoca il bullismo. Una distruzione nell’animo e nello spirito della vittima, ma anche una devastazione interiore dei carnefici.
“La serata dell’8 Luglio presso il ristorante “Le Isole” di Aprilia – racconta il leader dell’associazione – è stata un vero successo. Abbiamo piacevolmente notato la commozione e l’interesse che l’iniziativa stava procurando nei presenti. Fatto sta che alcuni, sentendosi al sicuro e protetti, si sono esposti e ci hanno raccontato la loro storia. In seguito a questa confessione una cosa ho riconosciuto in particolare: la paura di denunciare il proprio aguzzino per eventuali derisioni e ritorsioni; l’abdicazione dei propri genitori e lo sminuire degli episodi. E’ un dato di fatto che non è possibile giudicare in base all’episodio, perché per ogni vittima c’è una percezione diversa, e la sofferenza è direttamente proporzionata alla sensibilità del bullizzato. E’ inoltre un fatto grave l’indifferenza di alcuni adulti, la poca sensibilità nei confronti della vittima e da parte di chi vede e tace. Ci tengo ad evidenziare l’impegno di Guido Maio, che grazie al suo sostegno, è stato possibile mettere in piedi tutto questo; si è messo a disposizione per promuovere, sostenere e diffondere l’iniziativa. La raccolta fondi è stata proficua, seguiranno altri eventi per sovvenzionare il progetto “Fare Rete”. Vogliamo fare in modo che le associazioni possano comunicare tra loro per far fronte comune e arginare questo fenomeno: una deriva dell’adolescenza lasciata sola, in un mare di input che porta troppo spesso a naufragare a causa delle sirene ammaliatrici, oramai troppo radicate nel quotidiano degli adolescenti.”
L’associazione “I Ragazzi di Ferro aps” nasce per uno scopo ben preciso. Parte del merito è sicuramante da attribuire all’avvocato Maria Grazia Lucchetti, la quale mette a disposizione ai membri dell’associazione il gratuito patrocinio. Messa da parte la rabbia e l’angoscia, i genitori e l’avvocato di S. B. (la ragazza vittima di bullismo e cyberbullismo) hanno deciso di affrontare una battaglia diversa dalla mera causa portata in tribunale: sostenere ed aiutare non più le vittime in attesa di giudizio ma tutte quelle famiglie che lottano affinché si possa riconoscere e fermare ogni atto di bullismo. Nasce per condividere ed offrire una speranza alle famiglie ed a ragazzi vittime di ogni forma di bullismo, per ritornare a condurre una vita da normali adolescenti: S. è risorta dalle ceneri, ce l’ha fatta, ha lottato e ha vinto la sua battaglia.
Melania Orazi
