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Roma, strangola il compagno in classe ma è una sfida social: cos’è la blackout challenge, virale su TikTok

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Ragazzo s'impicca

Studente strangola il compagno di classe in una scuola di Roma: l’episodio di Blackout challenge è avvenuto all’Infernetto

Scuola Mozart all'Infernetto
L’episodio è avvenuto nella scuola Mozart del X Municipio di Roma (credits @RomaToday) – Ilcorrieredellacitta.com

E’ allarme blackout challenge a Roma. A lanciare l’allarme sono i docenti delle scuole capitoline e soprattutto gli accademici, che temono il degenerare legato a questo fenomeno di TikTok. L’ultima vicenda si è svolta all’interno di una scuola del X Municipio, dove due adolescenti sono stati colti mentre si strangolavano e s’immortalavano in video. Una tragedia fortunatamente sventata dall’immediato intervento dei professori della scuola media. 

Lo strangolamento in video accaduto a Roma

Come racconta La Repubblica, l’ultima vicenda sarebbe accaduta nell’Istituto Comprensivo “W. A. Mozart” dell’Infernetto. Un adolescente è stato colto mentre strangolava un compagno di classe, sfruttando il cambio dell’ora per compiere la violenza verso il coetaneo. Dietro la vicenda nessun litigio o atto di bullismo, ma solo la moda del momento: pubblicare il video su TikTok e prendere una miriade di like.

In cosa consiste la Blackout Challenge

Surreale è stata la risposta ricevuta dai docenti dopo il trasferimento dei giovani in Presidenza, per comprendere le motivazioni del gesto insensato. I ragazzi hanno raccontato della Blackout Challenge, una nuova folle prova diventata virale piattaforma di TikTok e che attrae una moltitudine di giovani. I ragazzi, com’è stato raccontato, devono essere immortalati mentre sono strangolati e arrivano allo svenimento. 

Una situazione degenere, come furono le vecchie prove proposte della piattaforma: in passato abbiamo parlato del knockout game (il pugno in faccia ai passanti), quella dove ci si taglia le vene o addirittura ci si arrampica su strapiombi senza protezioni. Una vicenda dove medici e psicologi lanciano l’allarme, a cominciare dall’Università degli Studi di Roma Tre. Il professor Ettore Borrelli, direttore della Clinica legale in diritto dei minori dell’Ateneo, lancia un monito alle famiglie e i docenti: infatti la moda di queste prove è tornata a circolare, coi giovani incoscienti che possono tornare a emulare simili atteggiamenti pericolosi e mettere a rischio la propria incolumità insieme a quella degli altri. 

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