“Siamo riusciti a raggiungere questo obiettivo con un lavoro che ha tenuto costantemente impegnati gli uffici dell’ente per diversi mesi – ha dichiarato il Primo Cittadino – Abbiamo realizzato un tavolo di lavoro operativo tra noi, la Banca, il custode giudiziario, il giudice dell’esecuzione immobiliare, le forze dell’ordine e le altre istituzioni coinvolte. Lo scorso 31 gennaio abbiamo fatto un sopralluogo con il quale abbiamo riscontrato il permanere e l’aggravarsi di criticità che hanno costituito per lungo tempo un allarme igienico-sanitario, un degrado socio-economico degli occupanti, un pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza urbana e un motivo di forte disagio circa la percezione della sicurezza di tutto il quartiere Nuova California e di Tor San Lorenzo. Abbiamo ottenuto tutte le relazioni da parte del commissariato di polizia di Stato, della polizia locale, della compagnia di Anzio, della Asl Roma H, che ci hanno permesso di emettere, finalmente, quell’ordinanza che i cittadini ci richiedevano. Siamo davanti a un passo importante per la città, visto che quello delle Torri è un vero allarme sociale da risolvere. Abbiamo dato al debitore e al custode giudiziario tempi certi perché vogliamo arrivare entro giugno alla soluzione completa del problema delle Torri”. In tutto questo, parte attiva sono stati anche i cittadini. “Il confronto continuo con il comitato di quartiere e con le associazioni del territorio – ha commentato Di Fiori – ha permesso un pressing costante che ha aiutato l’amministrazione comunale ad affrontare il problema con la giusta priorità. Abbiamo atteso i giusti tempi per permettere di ottenere tutte le relazioni necessarie. Viene smentito in questo modo – con un atto che riteniamo inattaccabile proprio perché studiato con un gruppo di lavoro – chi diceva che era possibile tutto e subito. Probabilmente chi ci accusava non sapeva minimamente da dove iniziare e sperava, con un po’ di fumo agli occhi, di gettare fango e discredito nei confronti dell’amministrazione. Ringrazio invece chi ha voluto usare, diplomaticamente, il luogo del consiglio comunale per affrontare il tema e ascoltare la posizione chiara e trasparente del Comune. La nostra azione non può ritenersi conclusa fin quando non avremmo sgombrato l’intero territorio da questo tipo di situazione e da altre, il monitoraggio che costantemente fa l’amministrazione insieme alle forze di pubblica sicurezza ci evidenzia che esistono anche altre aree che necessitano di intervento, come nei casi delle Salzare alte e basse e della Banditella di sotto. Stiamo lavorando con estrema solerzia per debellare e risolvere definitivamente queste ulteriori emergenze sociali”.
ARDEA, IL SINDACO FIRMA L’ORDINANZA SULL’INACCESSIBILITA’ DEL COMPLESSO “LE TORRI”
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